Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 5949 del 20 maggio 1998

(1 massima)

(massima n. 1)

Nel caso di lesioni gravi o gravissime riportate dal lavoratore subordinato nel corso della prestazione lavorativa, la possibilitā di violazione di norme antinfortunistiche č in re ipsa e comporta di conseguenza l'obbligo di referto di cui all'art. 365 c.p. per il sanitario che intervenga a prestare la propria assistenza, senza che lo stesso debba accertare se e quale violazione si sia in concreto verificata. Quanto all'elemento soggettivo del reato, esso potrā escludersi solo quando l'agente abbia la certezza piena della inesistenza di qualunque possibilitā di violazione di norme antinfortunistiche.

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