Cassazione civile Sez. II sentenza n. 10652 del 13 dicembre 1994

(1 massima)

(massima n. 1)

Il requisito della continuitą, necessario per la configurabilitą del possesso ad usucapionem (art. 1158 c.c.), si fonda sulla necessitą che il possessore esplichi costantemente il potere di fatto corrispondente al diritto reale posseduto e lo manifesti con il compimento puntuale di atti di possesso conformi alla qualitą ed alla destinazione della cosa e tali da rivelare, anche esternamente, una indiscussa e piena signoria di fatto sulla cosa stessa contrapposta all'inerzia del titolare del diritto. La continuitą si distingue, pertanto, dall'interruzione del possesso, giacché la prima si riferisce al comportamento del possessore, mentre la seconda deriva dal fatto del terzo che privi il possessore del possesso (interruzione naturale) o dall'attivitą del titolare del diritto reale che compia un atto di esercizio del diritto medesimo. (Nella specie, il possessore di una servita di veduta ne aveva dismesso per un certo periodo l'esercizio, eliminando con la schermatura di una terrazza ogni possibilitą di inspectio e di prospectio sul fondo limitrofo).

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