Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4039 del 7 aprile 1994

(1 massima)

(massima n. 1)

Il delitto di favoreggiamento (art. 378 c.p.), nel tutelare l'interesse al regolare svolgimento delle indagini dell'autorità al fine dell'accertamento dei reati, postula la commissione di fatti apprezzabili penalmente, cioè di fatti che nella loro struttura ontologica integrino la fattispecie prevista dalla norma penale, tanto da importare l'attività di investigazione dell'autorità. Sicché tutte le volte che siano configurabili tali fattispecie e la condotta del soggetto sia volta ad aiutare taluno ad eludere le indagini, il delitto di cui all'art. 378 c.p. rimane configurato, essendosi perfezionate le fattispecie penali presupposte. A tal fine è irrilevante l'eventuale mancata cessazione della permanenza del reato presupposto, così come non importa la sussistenza di cause oggettive di non punibilità o la mancanza di condizioni di procedibilità. (Fattispecie in tema di favoreggiamento di imputati del delitto di cui all'art. 416 bis c.p.).

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