Cassazione civile Sez. II sentenza n. 1814 del 2 febbraio 2004

(1 massima)

(massima n. 1)

Poichè la decisione del ricorso per cassazione è subordinata all'esito del giudizio di revocazione pendente contro la medesima sentenza, qualora siano contemporaneamente pendenti il ricorso per cassazione avverso la sentenza già impugnata per revocazione e quello contro la sentenza emanata in sede di revocazione, deve essere deciso con priorità quest'ultimo: in caso di rigetto si procede all'esame del primo, mentre — ove il ricorso sia accolto — il giudizio relativo al ricorso per cassazione contro la sentenza impugnata per revocazione rimane sospeso fino al momento della comunicazione — e non del passaggio in giudicato — della sentenza del giudice di rinvio investito della revocazione. Infatti, qualora sia cassata la decisione che abbia rigettato o dichiarato inammissibile l'istanza di revocazione, si verifica la reviviscenza della sospensione del giudizio di cassazione disposta ai sensi dell'art. 398 quarto comma c.p.c., (così come modificato dall'art. 68 L. 353/1990, applicabile ai giudizi pendenti alla data del 1 gennaio 1993) in presenza del procedimento di revocazione. Ne consegue che l'inammissibilità del ricorso proposto tardivamente contro la sentenza impugnata per revocazione non preclude l'esame del ricorso avverso la sentenza emessa in sede di revocazione, giacchè l'eventuale accoglimento di quest'ultimo determinerà l'assorbimento del primo ricorso per mancanza dell'oggetto dell'impugnazione.

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