Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4292 del 2 dicembre 1992

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, incombe all'interessato indicare i reati ai quali il nesso della continuazione si riferisce, senza che si debba ritenere sussistente a suo carico l'onere di provare l'unitarietà del disegno criminoso, spettando al giudice dell'esecuzione d'individuare i dati sostanziali di possibile collegamento, con disamina dei casi giudiziari, acquisendo d'ufficio le copie delle sentenze o dei decreti irrevocabili (art. 186 att.), se non già allegate alla richiesta prevista dall'art. 671 c.p.p., che può provenire dal condannato o dal P.M.

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