Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42749 del 20 novembre 2007

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di reati di danno a forma libera, come l'omicidio, la desistenza volontaria, che presuppone un tentativo incompiuto, non è configurabile una volta che siano posti in essere gli atti da cui origina il meccanismo causale capace di produrre l'evento, rispetto ai quali può operare, se il soggetto agente tiene una condotta attiva che valga a scongiurare l'evento, la diminuente per il cosiddetto recesso attivo.

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