Cassazione civile Sez. III sentenza n. 8720 del 2 settembre 1998

(1 massima)

(massima n. 1)

La morte come la radiazione o la sospensione dell'unico difensore a mezzo del quale la parte č costituita nel giudizio di merito (intervenuta, nella specie, tra l'udienza di precisazione delle conclusioni e quella di discussione) determina automaticamente l'interruzione del processo anche se il giudice e le altre parti non ne hanno avuto conoscenza (e senza, quindi, che occorra, perché si perfezioni la fattispecie interruttiva, la dichiarazione o la notificazione dell'evento), con preclusione di ogni ulteriore attivitā processuale, che se compiuta č causa di nullitā degli atti successivi e della sentenza, con la conseguenza che la nullitā che vizi la sentenza di appello, potrā essere dedotta e provata per la prima volta nel giudizio di legittimitā a norma dell'art. 372 c.p.c. e che, nel caso di accoglimento del ricorso, la sentenza ai sensi dell'art. 383 stesso codice, dovrā essere cassata con rinvio ad altro giudice di pari grado, nella stessa fase in cui si trovava il processo alla data dell'evento interruttivo.

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