Cassazione penale Sez. V sentenza n. 350 del 5 aprile 1972

(1 massima)

(massima n. 1)

Le offese in scritti e discorsi pronunciati dinanzi alle autoritą giudiziarie debbono concernere l'oggetto della causa in modo diretto e non mediato e opinabile. (Fattispecie in cui un avvocato convenuto in giudizio per questioni non attinenti alla professione, era stato leso nel prestigio professionale).

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