Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15525 del 15 aprile 2008

(1 massima)

(massima n. 1)

È legittima l'applicazione dell'esimente di cui all'art. 598 c.p. — che prevede la non punibilità delle offese contenute negli scritti presentati dalle parti o dai loro patrocinatori dinanzi all'autorità giudiziaria — alla persona offesa non costituita parte civile, quando essa sia autorizzata a dedurre dinanzi all'autorità giudiziaria sull'oggetto della causa, in vista della potenziale assunzione della veste di parte civile.

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