Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2087 del 10 marzo 1981

(1 massima)

(massima n. 1)

Perché possa applicarsi l'esimente prevista dall'ultimo comma dell'art. 530 c.p. non è sufficiente che il soggetto passivo abbia avuto esperienze sessuali, ma è necessario che per una consuetudine di vita rotta alla lascivia e ai piaceri sessuali, versi in uno stato di depravazione morale così completo, da non poter essere aggravato per effetto di altri atti di corruzione.

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