Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2170 del 6 marzo 1985

(1 massima)

(massima n. 1)

Nell'ipotesi in cui l'agente, per unirsi carnalmente con la vittima, espleti la sua azione attraverso atti libidinosi sul corpo della stessa, qualora il congiungimento non avvenga per qualsiasi ragione, deve rispondere del delitto di atti di libidine violenti.

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