Cassazione penale Sez. III sentenza n. 470 del 15 gennaio 1985

(1 massima)

(massima n. 1)

L'art. 521 c.p. incrimina gli «atti» di libidine violenti e non l'«atto di libidine violento»; ciò significa che possono integrare la materialità del delitto sia una singola manifestazione di concupiscenza sia una pluralità senza che, in questa seconda ipotesi, si abbiano più reati, purché le varie espressioni di libidine si susseguano senza soluzione di continuità sì da costituire segmenti di un'unica azione delittuosa.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.