Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24696 del 31 maggio 2004

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di imputabilitą, la capacitą di controllo delle proprie azioni va distinta dalla capacitą di intendere e di volere, in quanto capacitą del soggetto di modulare e calibrare la sua condotta in funzione di elementi condizionanti di ordine etico, religioso ed educativo che, afferendo ed integrandosi nel nucleo della personalitą del soggetto, lo dotano sia del senso critico che di quello autocritico, e che agiscono come modulatori dell'istintualitą e dell'impulsivitą. Ne consegue che l'indebolimento dei freni inibitori, non dipendente da un vero e proprio stato patologico, non incide sulla capacitą di intendere e di volere e quindi sull'imputabilitą.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.