Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 7650 del 6 agosto 1993

(1 massima)

(massima n. 1)

Rettamente č affermata la responsabilitą a titolo di colpa per la morte di un paziente, dovuta a peritonite non curata, di un medico che, pur avendo pił volte visitato nella stessa giornata (e da ultimo essendo fuori servizio, avendo fatto rientro in ospedale per ragioni personali) detto paziente, le cui condizioni di salute si erano aggravate ed erano tali da non consentire dubbi sull'erroneitą della iniziale diagnosi di pancreatite, invece di dare l'allarme, abbia riferito al collega che aveva preso il suo posto che tutto procedeva secondo le prospettive terapeutiche deducibili dalla (errata) diagnosi iniziale ed abbia creato, quindi, una delle condizioni della condotta imprudente e negligente di quest'ultimo da porsi in nesso causale con il successivo decesso del paziente.

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