Cassazione civile Sez. III sentenza n. 5556 del 14 settembre 1983

(1 massima)

(massima n. 1)

Il principio che la domanda di risarcimento dei danni non determinati nell'ammontare deve ritenersi proposta, in conseguenza della presunzione posta dal primo comma dell'art. 14 c.p.c. per una somma pari al limite massimo della competenza del giudice adito, non trova applicazione nel caso in cui l'attore abbia dichiarato espressamente di contenere la domanda risarcitoria indeterminata (cumulativa con altra di valore determinato) nei limiti di quella competenza, poiché, in tale ipotesi, il valore della prima domanda (risarcitoria) viene ad essere rappresentato dalla differenza tra il valore della seconda domanda ed il limite massimo della competenza di detto giudice.

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