Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39337 del 21 novembre 2002

(2 massime)

(massima n. 1)

La regola, stabilita dall'art. 669, comma 8, prima parte c.p.p., per cui, se nei confronti della stessa persona sono state pronunciate per il medesimo fatto una sentenza di proscioglimento e una decisione di condanna, il giudice ordina l'esecuzione della prima, non trova applicazione qualora la prima di identifichi in una sentenza di non luogo a procedere, prevalendo, in tal caso, il disposto del comma 9 dello stesso articolo che privilegia, anziché la decisione più favorevole, quella dotata del carattere dell'irrevocabilità.

(massima n. 2)

Qualora nei confronti della stessa persona e per lo stesso fatto siano state pronunciate una sentenza di non luogo a procedere e una sentenza di applicazione della pena su richiesta, è quest'ultima quella che deve essere eseguita, avuto riguardo, per un verso, alla regola dettata dall'art. 669, comma 9, c.p.p. (che privilegia l'esecuzione delle pronunce dotate del carattere dell'irrevocabilità rispetto a quelle che ne sono prive); per altro verso al fatto che la sentenza di applicazione della pena su richiesta è equiparata ad una sentenza di condanna, nella quale è insita l'irrevocabilità.

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