Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9483 del 20 ottobre 1993

(2 massime)

(massima n. 1)

Dall'ammissione di una «prova nuova» ai sensi dell'art. 507 c.p.p. discende che ad essa possa seguire anche quella di eventuali prove contrarie.

(massima n. 2)

Il potere di supplenza in materia di assunzione di prove spettante al giudice ai sensi dell'art. 507 c.p.p. può essere esercitato, giusto il disposto di tale norma, solo se risulti «assolutamente necessario»; detto potere è dunque ben delimitato, nel senso che l'assoluta necessità che la norma esige in tanto può ritenersi sussistere in quanto il mezzo di prova appaia dagli atti del giudizio e la sua assunzione si riveli determinante.

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