Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24586 del 4 luglio 2005

(1 massima)

(massima n. 1)

È utilizzabile, a fini di prova, il campione di sangue prelevato all'imputato nell'ambito degli ordinari accertamenti sanitari effettuati ai sensi dell'ordinamento penitenziario, essendo irrilevante la mancanza di uno specifico consenso a tal fine. (Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto legittima, per l'accertamento del reato di cui all'art. 567 c.p., la utilizzazione dei risultati dell'esame del Dna disposto dal P.M. sul campione ematico prelevato a fini sanitari all'imputato detenuto).

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.