Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4324 del 29 gennaio 2013

(2 massime)

(massima n. 1)

Il delitto di aggiotaggio si consuma nel momento e nel luogo in cui la condotta assume connotati di concreta lesività, manifestando la sua pericolosità per il normale corso dei titoli cui si riferisce. (Fattispecie relativa ad aggiotaggio manipolativo realizzato mediante acquisto di titoli, in cui il momento consumativo è stato identificato in quello in cui l'ordine di acquisto è stato effettuato).

(massima n. 2)

In tema di aggiotaggio commesso mediante "altri artifizi", la tipicità della condotta non può essere desunto dal mero fine di alterazione del mercato perseguito dal suo autore, essendo invece necessario che la stessa risulti oggettivamente artificiosa, venendo realizzata con modalità di azione, di tempo e di luogo di per sé tali da poter incidere sul normale andamento del corso dei titoli.

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