Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2566 del 21 luglio 1992

(1 massima)

(massima n. 1)

Poiché, per espressa formulazione del quinto comma dell'art. 127 c.p.p., la disposizione concernente l'audizione, da parte del magistrato di sorveglianza, del detenuto che ne faccia richiesta, non č prevista a pena di nullitą assoluta, ma a pena di nullitą, l'inosservanza di detta disposizione soggiace ai limiti di deducibilitą di cui agli artt. 182, 180 e 181 c.p.p. Ne consegue che se l'eccezione di nullitą non č proposta all'udienza camerale, la nullitą stessa resta definitivamente sanata.

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