Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5611 del 2 dicembre 1999

(1 massima)

(massima n. 1)

Allorché l'imputato si trovi detenuto all'estero (nella specie in attesa di estradizione), la notifica dell'avviso dell'udienza fissata per la trattazione del riesame della misura di coercizione personale č ritualmente eseguita mediante consegna al difensore, e non secondo la procedura prevista dall'art. 169 c.p.p., in quanto, nel contrasto tra la disposizione generale e quella speciale apprestata a presidio del tempestivo controllo sulla legittimitā del provvedimento coercitivo, deve prevalere quest'ultima, in conformitā delle previsioni contenute nell'art. 5 della convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo. (In motivazione, la S.C. ha precisato che una diversa opinione comporterebbe o l'impossibilitā di misure coercitive nei confronti di imputati all'estero o la loro applicabilitā solo dopo l'espletamento della procedura ex art. 169 c.p.p. o, infine, il ritardo nel giudizio di riesame all'esito della procedura stessa, soluzioni tutte in contrasto con i principi cui si ispira in materia il codice).

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