Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39015 del 20 novembre 2002

(1 massima)

(massima n. 1)

Il diritto all'assistenza gratuita di un interprete per l'imputato che non conosce la lingua italiana è riconosciuto dall'art. 143 primo comma c.p.p. per quegli atti attraverso i quali egli deve essere messo in grado di conoscere e comprendere l'accusa formulata contro di lui e per gli atti del procedimento cui sia chiamato a partecipare e non invece per quegli atti che l'imputato decida di redigere nel proprio interesse, quale l'atto di impugnazione, per i quali può e deve provvedere alla traduzione a sua cura.

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