Corte costituzionale sentenza n. 113 del 20 aprile 2000

(1 massima)

(massima n. 1)

L'aver pronunciato sentenza (nella specie, di applicazione della pena su richiesta) nei confronti di alcuno dei concorrenti nel reato, non rende per ciò stesso il giudice incompatibile al successivo giudizio nei confronti degli altri. Tuttavia, poiché le «altre gravi ragioni di convenienza» non si limitano alle sole aree extra processuali il giudice può astenersi anche in assenza di un diritto delle parti alla ricusazione.

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