Cassazione penale Sez. Unite sentenza n. 292 del 13 gennaio 2005

(2 massime)

(massima n. 1)

La deroga alle regole generali della competenza per territorio nei procedimenti in cui un magistrato assume la qualitą di indagato, di imputato ovvero di persona offesa o danneggiata dal reato, si applica anche al magistrato onorario il cui incarico sia connotato dalla stabilitą, e cioč dalla continuativitą riconosciuta formalmente per un arco temporale significativo, in quanto questa, essendo sufficiente a radicarlo istituzionalmente nel plesso territoriale di riferimento, potrebbe ingenerare il sospetto, stante il rapporto di colleganza e di normale frequentazione tra magistrati della medesima circoscrizione, di un non imparziale esercizio della giurisdizione dei suoi confronti. (Fattispecie relativa a processo nel quale un vice pretore onorario aveva assunto la qualitą di persona offesa dal reato e per il quale, in applicazione del principio sopra enunciato, la Corte ha ritenuto l'applicabilitą della regola derogatoria, annullando entrambe le sentenze di merito).

(massima n. 2)

La speciale competenza stabilita dall'art. 11 c.p.p. per i procedimenti in cui un magistrato assume la qualitą di indagato, di imputato ovvero di persona offesa o danneggiata dal reato ha natura funzionale, e non semplicemente territoriale, con conseguente rilevabilitą, anche di ufficio, del relativo vizio in ogni stato e grado del procedimento.

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