Cassazione civile Sez. I sentenza n. 11570 del 23 novembre 1993

(1 massima)

(massima n. 1)

Nell'ambito della tutela del segno distintivo disposta dall'art. 2564 c.c., al fine di stabilire l'esistenza di una potenziale confondibilità delle ditte, per l'oggetto delle imprese e per il luogo in cui esse operano, non è decisivo, ancorché costituisca un necessario presupposto dell'accertamento, il solo esame dell'attuale oggetto sociale e dell'attuale posizione nel mercato, con il conseguente attuale riverbero dell'immagine sulla clientela, occorrendo anche valutare — partendo dall'esame dell'oggetto sociale, ma arricchendolo con la considerazione della sfera di azione tecnica delle imprese interessate, e quindi delle attività complementari e similari che potenzialmente potrebbero coltivare in futuro e che sono da parte del pubblico naturalmente associabili ad una determinata ditta — se da tutto ciò possa sortire il pericolo che la legge intende evitare all'impresa che per prima abbia adottato la ditta simile.

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