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È obbligatorio pagare i debiti di gioco con gli amici? Ecco come non pagare i debiti del fantacalcio se perdi

È obbligatorio pagare i debiti di gioco con gli amici? Ecco come non pagare i debiti del fantacalcio se perdi
Debiti di gioco, hai perso al Fantacalcio? Ecco il trucco per non pagare i debiti in caso di sconfitta
Quando ricomincia il campionato di Serie A, per i tifosi è tempo di tornare a supportare la propria squadra preferita, ma non solo! Se sei un appassionato lo sai bene: al termine del calcio mercato, inizia il fantacalcio! Per quelli che sono fuori da questo mondo, e per cui il gioco del calcio non è altro che undici giocatori che corrono dietro una palla per provare a segnare alla squadra avversaria, vi spieghiamo di che si tratta. Prima di tutto, è un gioco. Un gioco a premi, per la precisione, almeno nella maggior parte dei casi.
Di solito ci si riunisce tra amici, e si organizza il gruppo del fantacalcio: lo scopo di ogni giocatore è quello di creare una rosa virtuale di 25 calciatori, ossia 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti e 6 attaccanti. Ogni settimana ne andranno schierati 11, come in una normale squadra di calcio, più 7 panchinari, pronti a subentrare nel caso non giochi uno dei titolari.
Ma come si compone la rosa? Generalmente, si organizza una vera e propria asta. Ogni partecipante ha a disposizione un certo numero di soldi virtuali, chiamati fantamilioni, ad esempio 500, e dovrà acquistare calciatori di serie A (o di altri campionati, se preferite) fino a comporre la propria rosa, naturalmente non sforando il tetto di fantamilioni. Nel caso questi avanzino, potranno essere utilizzati in occasione dell'asta di riparazione, ossia un'asta successiva che viene svolta al termine del calciomercato di gennaio, per sostituire eventualmente giocatori, anche considerando che alcuni potrebbero aver cambiato squadra o, addirittura, campionato, in quest'ultimo caso non potendo più far parte della rosa.
Ma come si fa a vincere? Naturalmente, il fantacalcio può essere organizzato un po' come vi pare: si potrà giocare tutti contro tutti o si potrà organizzare un calendario che prevede scontri tra le varie squadre, proprio come avviene per la Serie A. Ogni calciatore avrà poi un voto che gli viene assegnato sulla base della prestazione (esiste un apposito sito del fantacalcio per consultare i voti) a cui vengono sommati o sottratti punti a seconda dei bonus (goal segnato, assist, porta inviolata nel caso del portiere) o dei malus (espulso, rigore sbagliato, goal subito, nel caso del portiere). I punteggi dei giocatori determinano il punteggio della propria squadra, per ogni giornata di campionato. Ovviamente, il resto dipenderà poi dalle regole del vostro fantacalcio. Se giocate tutti contro tutti, alla fine dell'anno vince chi ha collezionato più punti complessivi, sommando quelli di ogni giornata. Se organizzate un calendario di scontri uno contro uno, al termine di ogni giornata potrete vincere, perdere o pareggiare, e si formerà una classifica, proprio come avviene per la Serie A.

Ma adesso che abbiamo fatto questo preambolo, che agli esperti di fantacalcio non interesserà perché sanno già tutto (e anche di più!), passiamo alla questione principale: i soldi. Ebbene sì, generalmente il fantacalcio è un gioco a soldi, altrimenti quale sarebbe lo scopo?
Generalmente c'è una quota che andrà a formare il montepremi finale. Ebbene, potrebbe capitare che questa quota sia versata all'inizio, e allora non potrete usare il trucchetto di cui vi parleremo, ma molto spesso potreste dover versare una quota settimanale o magari suddividerla in più tranche durante il corso del campionato. Tra amici stretti, le quote potrebbero anche versarsi direttamente alla fine.

Ma veniamo al motivo per cui avete cliccato su questo articolo, ossia scoprire come evitare di pagare il fantacalcio senza che nessuno dei vostri avversari possa lamentarsene, almeno da un punto di vista giuridico. Il fantacalcio, si sa, è bravura ma anche fortuna, e potrebbe proprio non andarvi giù di dover versare anche centinaia di euro soltanto perché il vostro attaccante ha subito, ad esempio, un brutto infortunio pregiudicando le vostre possibilità di vittoria. Potrebbe capitare, infatti, che proprio non vi vada di pagare il vostro debito.

La prima domanda a cui dobbiamo rispondere è proprio questa: i debiti di gioco vanno pagati? Quando organizziamo il fantacalcio con i nostri amici e decidiamo, ad esempio, che ognuno versi una quota di 150 euro, sono tenuto poi a versarla effettivamente nel caso io non sia risultato vincitore? Ebbene, la risposta è no.
Pagare il fantacalcio è un impegno che prendete informalmente con i vostri amici, ma in realtà non state contraendo un'obbligazione. Questo significa che nessuno dei vostri avversari potrà citarvi in Tribunale per ottenere il pagamento della vostra quota. Al più, potranno escludervi dal prossimo fantacalcio (e state certi che lo faranno).
Ma cosa succede se avete già pagato la vostra quota e, al termine del gioco, la rivolete indietro perché avete perso? Nel caso gli altri partecipanti si rifiutino di restituirvela, potreste citarli in giudizio? Beh, anche in questo caso la risposta è no.

Adesso, probabilmente avrete le idee un po' confuse, perché vi abbiamo detto che, da un lato, non siete obbligati a pagare il fantacalcio; dall'altro, però, vi informiamo che non potrete ottenere indietro la vostra quota. E come è possibile ciò?
Ebbene, è possibile perché il fantacalcio rientra nella categoria delle obbligazioni naturali.
Ma che cos'è un'obbligazione naturale? L'obbligazione naturale, disciplinata dall'art. 2034 del Codice Civile, si configura ogni qualvolta viene spontaneamente eseguita una prestazione, in esecuzione di doveri morali o sociali. Si tratta, in sostanza, di quelle prestazioni che vengono eseguite non perché vi sia un obbligo, ma per propria volontà, perché si ritiene di dover adempiere a un dovere morale o sociale. È tale dovere la fonte dell'obbligo, e non la legge!
In questi casi, ossia qualora sia spontaneamente eseguita una prestazione, in esecuzione di doveri morali o sociali, e sempre che il soggetto che l'ha eseguita sia capace di intendere e di volere, ai sensi dell'art. 2034 del Codice Civile, non è ammessa la ripetizione di quanto prestato. In pratica, si ha una deroga alla disciplina della ripetizione dell'indebito, ossia quell'istituto che permette di riavere indietro quanto pagato in caso di indebito oggettivo, disciplinato dall'art. 2033 del Codice Civile, o soggettivo, disciplinato dall'art. 2036 del Codice Civile, ogni qualvolta si effettui una prestazione non dovuta credendo che vi sia un debito che in realtà non vi è o credendosi debitore quando non lo si è.

Le obbligazioni naturali possono essere tipiche o atipiche, e un esempio di obbligazione naturale tipica è proprio il gioco e la scommessa. Per quanto riguarda i rapporti tra gioco e legge, possiamo distinguere tra:
  • gioco regolato dallo Stato, appunto gestito da quest'ultimo, come il gioco del Lotto, ad esempio;
  • gioco vietato dallo Stato;
  • gioco ammesso dallo Stato, ma non regolamentato da quest'ultimo, come può essere appunto il fantacalcio.
Le obbligazioni naturali si configurano nel caso del gioco ammesso, ma non regolamentato. In questi casi, non esiste alcuna azione civile che vi permetta di riscuotere un debito di gioco. Di conseguenza, nessuno potrà obbligarvi a pagare se avete perso.
Diverso è il discorso nel caso in cui decidiate spontaneamente di pagare il vostro debito perché, una volta eseguita la prestazione, allora troverà applicazione l'art. 2034 del Codice Civile. Dato che la vostra prestazione, spontaneamente adempiuta, non è sine titulo, trovando comunque fonte in un dovere morale o sociale, l'ordinamento vi appresta una tutela, prevedendo che, una volta eseguita, non sarà più ripetibile.
Pensateci bene, quindi, prima di pagare il vostro fantacalcio perché, nel caso non vada come vi aspettiate, nessuno potrà pretendere da voi il denaro. Ma, nel caso in cui decidiate di pagare, non avreste la possibilità giuridica di richiedere i soldi indietro.


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