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Eredità Berlusconi, cosa insegnano il caso Silvio ed i suoi tre testamenti per lasciare serenità e ordine ai propri eredi

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Eredità Berlusconi, cosa insegnano il caso Silvio ed i suoi tre testamenti per lasciare serenità e ordine ai propri eredi
La vicenda del Cavaliere ha posto l’attenzione sull’opportunità di scrivere testamento, ma con l’assistenza di un esperto del settore
Soltanto pochi italiani decidono di fare testamento.
Eppure, la vicenda di Silvio Berlusconi e dei suoi tre testamenti olografi ha evidenziato quanto una scelta del genere possa essere importante.
Però il caso Berlusconi ha messo anche in luce come, se si decide di fare testamento, sia consigliabile affidarsi ad un professionista del settore e non improvvisarsi in testamenti “fai-da-te”. Il rischio è commettere errori che potrebbero rendere invalido il testamento o parti di esso.

In relazione al Cavaliere ci sono tre testamenti olografi: il primo del 2 ottobre 2006, il secondo del 5 ottobre 2020 e l’ultimo del 19 gennaio 2022.

Il testamento olografo è uno dei modi che il nostro sistema conosce per fare testamento, insieme al testamento pubblico (art. 603 c.c.) e al testamento segreto (art. 604 c.c.). Nel caso del testamento olografo, l’interessato scrive di proprio pugno il testamento (art. 602 c.c.). Proprio come ha fatto Silvio Berlusconi.

In questo caso, si devono rispettare i requisiti di forma previsti dall’art. 602 c.c.. Altrimenti, il testamento potrebbe considerarsi invalido.

La legge prevede che il testamento olografo deve essere scritto interamente dal testatore, di mano propria. Inoltre, deve essere datato e sottoscritto dal diretto interessato.
Sotto questo punto di vista, tutti e tre i testamenti del Cavaliere risultano autografi e regolarmente datati e sottoscritti. Dunque, siamo davanti a tre testamenti olografi validi.

Ma Berlusconi cosa ha stabilito nei tre testamenti?

Con il primo testamento, l’ex Presidente del Consiglio ha disposto l’eredità lasciata ai figli. Con il secondo testamento, è stato aggiunto un lascito (si parla di “legato”) di 100 milioni di euro al fratello Paolo Berlusconi. Infine, con l’ultimo testamento, il Cavaliere ha disposto dei legati milionari a favore sempre del fratello Paolo Berlusconi, a Marta Fascina e Marcello Dell’Utri.

Analizzare il contenuto dei diversi testamenti è importante proprio perché l’ex Premier ha redatto più documenti nel corso degli anni. Vediamo perché.

Cosa accade quando ci sono più testamenti, come per Berlusconi?

Con più testamenti scritti nel tempo, se non c’è una revoca espressa del precedente documento testamentario, bisogna guardare al loro contenuto per capire quale si deve applicare.

Se ci sono più testamenti e questi hanno un contenuto incompatibile, allora si dovrà seguire il testamento con data successiva e il precedente testamento verrà tacitamente revocato.

Tuttavia, questo non è il caso di Silvio Berlusconi. I tre testamenti del Cavaliere si integrano tra loro: rispetto al primo, il secondo e il terzo prevedono in aggiunta dei lasciti a favore di soggetti diversi. Pertanto, non c’è una revoca tacita del precedente testamento, che comunque rimane valido.

C’è un però. Se è vero che è consigliabile redigere testamento, è anche vero che è fondamentale rivolgersi ad un professionista per evitare di scrivere disposizioni che il nostro ordinamento potrebbe considerare invalide.

E la vicenda di Berlusconi, anche sotto questo punto di vista, fa pensare. Nell’ultimo testamento, sembra che l’ex Presidente abbia deciso di fare tutto da sé. Il problema? Ci sono degli errori tecnici che un esperto non avrebbe commesso. Ad esempio, il Cavaliere ha previsto una condizione sospensiva, subordinando il testamento al verificarsi di un evento futuro negativo: cioè, quelle disposizioni testamentarie si sarebbero applicate solo se lui non fosse tornato dall’ospedale. Se non c’è l’evento futuro, la disposizione è come se non fosse mai stata scritta. Questo che significa? Vuol dire che, in questo caso, il "ritorno dall’ospedale” rende inefficace la previsione testamentaria.

Dunque, è importante scrivere un testamento, ma è altrettanto fondamentale chiedere l’aiuto di un professionista competente per non sbagliare e invalidare le proprie ultime volontà.


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