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Cacciati dall’aereo a causa delle proteste degli altri passeggeri: la vera sorpresa è il futile motivo del negato imbarco

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Cacciati dall’aereo a causa delle proteste degli altri passeggeri: la vera sorpresa è il futile motivo del negato imbarco
Negato imbarco per motivi non ragionevoli: quali tutele per il passeggero rimasto a terra?
Sei in aereo pronto a partire e poi vieni cacciato dal volo per un motivo futile. Che faresti in questo caso? Sai quali sono i tuoi diritti in caso di imbarco negato dalla compagnia aerea?

Sembra una situazione assurda, ma è quanto accaduto negli Stati Uniti ad una famiglia americana (padre, madre e una figlia piccola) che è stata allontanata dall’aereo a causa delle proteste degli altri passeggeri: a detta loro, la famiglia emanava cattivo odore.
A causa di tali lamentele, i membri della compagnia aerea American Airlines hanno invitato l’intera famiglia a scendere dal volo. Peraltro, secondo la versione del marito, i bagagli della famiglia non sarebbero stati nemmeno restituiti.
Dal canto suo, la compagnia aerea ha precisato che, per la famiglia, è stato prenotato un albergo per la notte e sono stati forniti dei buoni pasto. Inoltre, per la famiglia è stato anche prenotato un nuovo volo.

Se tutto ciò fosse accaduto in Italia, tu avresti saputo cosa fare? Vediamo insieme i tuoi diritti in caso di imbarco negato dalla compagnia aerea.

Con “negato imbarco” ci si riferisce al caso in cui, sebbene il passeggero sia in possesso del biglietto e si sia presentato all’imbarco nei modi e tempi indicati, la compagnia aerea gli impedisce di salire a bordo dell’aereo.

In generale, il negato imbarco si ha a causa del c.d. overbooking: ossia, l’ipotesi in cui la compagnia ha venduto più biglietti dei posti effettivamente disponibili. In tal caso, c’è uno specifico regolamento europeo (Reg. 261/2004) che tutela i passeggeri.
Però, la compagnia può negare l’imbarco anche se ci sono ragionevoli motivi come, ad esempio, motivi di salute o di sicurezza o documenti di viaggio inadeguati. In tal caso, ai passeggeri non spettano le tutele previste per l’overbooking.

Certo, potresti pensare che la protesta degli altri passeggeri per un cattivo odore non sia un ragionevole motivo per negare l’imbarco ad un passeggero. E non hai tutti i torti. Quindi, capiamo quali sarebbero stati i tuoi diritti in una situazione come quella raccontata.

Occorre sapere che quanto vedremo si applica ai voli intracomunitari (cioè, con partenza e arrivo in uno Stato membro dell’Unione Europea) e ai voli extracomunitari (quando si tratta di compagnia europea e il volo è con partenza da un Paese non comunitario e arrivo in uno Stato dell’U.E.).

Il passeggero, cui viene impedito di salire sull’aereo, ha diritto ad una serie di tutele.

In primo luogo, ha diritto ad una compensazione pecuniaria, il cui ammontare dipende dalla tratta e dalla distanza in chilometri percorsi.
Ancora, il passeggero rimasto a terra può decidere se ottenere il rimborso del prezzo del biglietto oppure l’imbarco su un diverso volo (il primo disponibile in relazione all’operativo della compagnia aerea o in una successiva data a lui più conveniente).
Inoltre, ha anche diritto alle ulteriori prestazioni di assistenza (pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa), ad una sistemazione in albergo (nel caso di uno o più pernottamenti), la possibilità di fare chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica.

Peraltro, vista la particolarità dell’accaduto, si ritiene che ci sia anche il diritto a richiedere il risarcimento del danno prevedibile come effetto normale dell’inadempimento o dell’illecito della compagnia aerea.


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