Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 35998 del 7 dicembre 2022

(2 massime)

(massima n. 1)

Nel giudizio di impugnazione del riconoscimento del figlio per difetto di veridicitą, trattandosi di un giudizio sullo status filiationis, fortemente caratterizzato dal principio di prossimitą della prova, le dichiarazioni della madre possono assumere un valore probatorio quantomeno indiziario all'interno di un quadro istruttorio pił ampio complessivamente considerato.

(massima n. 2)

Nell'azione di impugnazione per difetto di veridicitą del riconoscimento di un figlio nato da genitori non uniti in matrimonio, gią maggiorenne ed economicamente indipendente al momento della instaurazione del giudizio, il genitore di cui non si discute lo status non č un litisconsorte necessario, perché l'eventuale pronuncia caducatoria dello "status filiationis" del soggetto maggiorenne non produce effetti rilevanti di alcun genere nei suoi confronti, sotto il profilo della responsabilitą genitoriale, come pure degli obblighi morali di crescita, educazione ed istruzione e di quelli materiali al mantenimento del figlio, ormai non pił ipotizzabili. Ove, invece, l'azione di impugnazione coinvolga un figlio minorenne, la rilevante modifica della situazione familiare, in termini di obblighi morali e materiali verso il figlio, giustifica il litisconsorzio necessario del predetto genitore.

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