Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48029 del 14 novembre 2016

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini dell'accertamento del concorso di persone nel reato, il giudice di merito non č tenuto a precisare il ruolo specifico svolto da ciascun concorrente nell'ambito dell'impresa criminosa, essendo sufficiente l'indicazione, con adeguata e logica motivazione, delle prove sulle quali ha fondato il libero convincimento dell'esistenza di un consapevole e volontario contributo, morale o materiale, dato dall'agente alla realizzazione del reato.

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