Cassazione civile Sez. III sentenza n. 5697 del 22 dicembre 1977

(1 massima)

(massima n. 1)

Il potere conferito dal vigente ordinamento processuale al giudice dell'esecuzione, al fine di pervenire al soddisfacimento dei creditori procedenti o intervenuti, è un potere di direzione del processo esecutivo, che si concreta nel compimento della serie successiva e coordinata degli atti che lo costituiscono, e cioè nel compimento diretto di atti esecutivi e nell'ordine, ad altri impartito, di compimento di atti esecutivi, nonché nel successivo controllo della legittimità ed opportunità degli atti compiuti, con il conseguente esercizio del potere soppressivo e sostitutivo, contenuto nell'ambito e nei limiti segnati dalle norme di rito che disciplinano il processo esecutivo. Conseguentemente, nell'ipotesi in cui la vendita del compendio pignorato sia viziata da illegittimità, il giudice dell'esecuzione può dichiarare la nullità e disporre l'esecuzione di una nuova vendita, stabilendo come prezzo base il valore attribuito dall'ufficiale giudiziario ai beni pignorati nel verbale di pignoramento.

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