Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17209 del 25 maggio 2020

(1 massima)

(massima n. 1)

In tema di quantificazione della pena a seguito di applicazione della disciplina del reato continuato in sede esecutiva, il giudice - in quanto titolare di un potere discrezionale esercitabile secondo i parametri fissati dagli artt. 132 e 133 cod. pen. - č tenuto a motivare, non solo in ordine all'individuazione della pena-base, ma anche in ordine all'entitā dei singoli aumenti per i reati-satellite ex art. 81, comma secondo, cod. pen., in modo da rendere possibile un controllo effettivo del percorso logico e giuridico seguito nella determinazione della pena, non essendo all'uopo sufficiente il semplice rispetto del limite legale del triplo della pena-base.

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