Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10693 del 27 luglio 1989

(1 massima)

(massima n. 1)

Costituisce intimidazione illegittima, idonea, come tale, ad integrare il delitto di estorsione ex art. 629 c.p., anche una minaccia dalla parvenza esteriore di legalitā allorquando sia fatta, non giā con l'intenzione di esercitare un diritto, ma allo scopo di coartare l'altrui volontā e di ottenere risultati non consentiti attraverso prestazioni non dovute nell'an o nel quantum o quando pur correlandosi ad un diritto riconosciuto e tutelato dall'ordinamento se ne realizzi, suo tramite, un distorto esercizio per il conseguimento di scopi contra ius, diversi come tali da quelli per cui lo stesso č stato riconosciuto e tutelato. (Nella fattispecie č stata ritenuta legittima la configurabilitā del reato di estorsione con abuso della posizione dominante dell'analista e sfruttamento di quella psicologicamente subordinata dell'analizzato, avendo il primo minacciato di recedere dal contratto, interrompendo il rapporto di analisi, al fine di ottenere l'erogazione non dovuta e non voluta di capitali imponendo all'analizzato l'acquisto di quote sociali).

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