Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1976 del 17 maggio 1996

(2 massime)

(massima n. 1)

Ai fini della individuazione dei termini di fase, nelle ipotesi previste dall'art. 303, comma 1, lettera c), c.p.p., deve farsi riferimento, qualora vi sia stata condanna per più reati unificati per continuazione, alla pena complessivamente inflitta, e non già alla sola pena base, con esclusione dell'aumento applicato per la continuazione.

(massima n. 2)

In caso di condanna non ancora definitiva per reato considerato come unito per continuazione ad altro per il quale vi sia già stata condanna irrevocabile, non può considerarsi come «custodia cautelare», ai fini del non superamento dei termini di durata massima previsti dall'art. 303, comma 4, c.p.p., la privazione della libertà sofferta in espiazione della pena a suo tempo inflitta con la condanna irrevocabile.

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