Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25273 del 20 luglio 2006

(1 massima)

(massima n. 1)

L'indebito uso, per scopi personali, dell'utenza telefonica di cui il pubblico ufficiale abbia la disponibilitą per ragioni d'ufficio, comportando l'appropriazione, da parte dell'agente, senza possibilitą di immediata restituzione, di energie costituite da impulsi elettronici entrati a far parte del patrimonio della P.A., č suscettibile di dar luogo alla configurabilitą non del peculato d'uso, ma del peculato ordinario, sempre che possa riconoscersi un apprezzabile valore economico agli impulsi utilizzati per ogni singola telefonata, ovvero anche per l'insieme di pił telefonate, quando queste siano talmente ravvicinate nel tempo da poter essere considerate come costituenti un'unica condotta.

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