Cassazione penale Sez. Feriale sentenza n. 39187 del 23 settembre 2013

(2 massime)

(massima n. 1)

Il reato di commercio o somministrazione di medicinali guasti o imperfetti integra una fattispecie di pericolo presunto, in quanto mira ad impedirne l'impiego a scopo terapeutico, sanzionando ogni condotta che renda probabile o possibile la loro concreta utilizzazione. (Fattispecie relativa a preparati medicinali realizzati dall'imputato - in assenza dei presupposti per invocare la cosiddetta "eccezione galenica" - utilizzando specialitą private della confezione, sminuzzate in un mortaio, mescolate con additivi ed infine inserite in capsule sprovviste di pellicola protettiva, senza garantire, all'interno di tali capsule, una percentuale costante di principio attivo ed eccipienti).

(massima n. 2)

Integra il delitto di ricettazione la condotta del farmacista che riceve sostanze medicinali introdotte nello Stato in frode ad un valido brevetto, dovendosi escludere che, per il solo fatto di aver acquistato le suddette sostanze, egli possa essere ritenuto concorrente nel reato presupposto di frode brevettuale.

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