Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21028 del 15 maggio 2013

(1 massima)

(massima n. 1)

Ai fini del computo dei termini di custodia cautelare, quando debbasi far riferimento alla pena stabilita dalla legge per il reato ritenuto in sentenza, occorre fare applicazione dei criteri stabiliti dall'art. 278 c.p.p., per cui, in presenza di circostanze aggravanti ad effetto speciale, di esse va tenuto conto, a nulla rilevando che il giudice, nel riconoscere la sussistenza di circostanze attenuanti, abbia ritenuto queste ultime equivalenti o prevalenti rispetto alle prime.

Hai un dubbio o un problema su questo argomento?

Scrivi alla nostra redazione giuridica

e ricevi la tua risposta entro 5 giorni a soli 29,90 €

Nel caso si necessiti di allegare documentazione o altro materiale informativo relativo al quesito posto, basterà seguire le indicazioni che verranno fornite via email una volta effettuato il pagamento.