Trovati 180 risultati nel massimario
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1484 del 10 febbraio 1995
«L'incapacità di intendere e di volere prevista dall'art. 428 c.c. ai fini dell'annullamento del contratto consiste in un turbamento dei normali processi di formazione ed estrinsecazione della volontà, che può essere causato anche da grave malattia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 230 del 5 gennaio 2011
«Ai fini dell'accertamento sulla sussistenza o meno della capacità di intendere e di volere del "de cuius" al momento della redazione del testamento, il giudice del merito non può ignorare il contenuto del testamento medesimo e gli elementi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3323 del 7 marzo 2001
«In tema d'impugnazione del testamento per incapacità d'intendere e di volere del testatore, il legatario, che abbia partecipato al giudizio di primo grado, assume nella fase di appello la qualità quantomeno di litisconsorte necessario processuale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5620 del 22 maggio 1995
«Ai fini del relativo giudizio il giudice di merito, in particolare, non può ignorare il contenuto dell'atto di ultima volontà e gli elementi di valutazione da esso desumibili, in relazione alla serietà, normalità e coerenza dalle disposizioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 652 del 23 gennaio 1991
«In tema di impugnazione del testamento le manifestazioni morbose a carattere intermittente e ricorrente che, pur potendo escludere la capacità di intendere e di volere, qualora la volontà testamentaria sia stata manifestata nel corso di tali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3732 del 20 aprile 1985
«La seminfermità mentale e le circostanze aggravanti della premeditazione e del motivo abietto o futile operano su piani distinti: l'una (la seminfermità) è aspetto della capacità di intendere e di volere, ossia dell'imputabilità, la quale è a sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21748 del 16 ottobre 2007
«Ove l'uno o l'altro presupposto non sussista, il giudice deve negare l'autorizzazione, dovendo allora essere data incondizionata prevalenza al diritto alla vita, indipendentemente dal grado di salute, di autonomia e di capacità di intendere e di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10505 del 25 ottobre 1997
«Il convincimento del giudice di merito circa l'esistenza dell'incapacità di intendere e di volere del soggetto nel momento in cui ha posto in essere l'atto del quale è chiesto l'annullamento a norma dell'art. 428 c.c. costituisce un apprezzamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6756 del 15 giugno 1995
«Ai fini della sussistenza dell'incapacità di intendere e di volere, costituente causa di annullamento del negozio (nella specie, dimissioni) non occorre la totale privazione delle facoltà intellettive e volitive, essendo sufficiente la menomazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4967 del 8 marzo 2005
«L'incapacità di intendere e di volere, prevista nell'art. 428 c.c. quale causa d'annullamento del negozio giuridico (artt. 1425, secondo comma e 1324 c.c.) e detta anche incapacità naturale, consiste nella transitoria impossibilità di rendersi...»
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Trovati 27 risultati nelle consulenze legali
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Consulenza legale Q202435924 (Articolo 1389 Codice Civile - Capacità del rappresentante e del rappresentato)
«Per dare risposta al quesito è necessario analizzare le norme applicabili: considerando la documentazione allegata, consistente in una delega ad operare sul conto...»
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Consulenza legale Q202333448 (Articolo 409 Codice Civile - Effetti dell'amministrazione di sostegno)
«In linea generale la nomina dell’amministratore di sostegno, effettuata dal tribunale su ricorso dell’interessato, del coniuge, del convivente o dei parenti entro il...»
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Consulenza legale Q202232519 (Articolo 1722 Codice Civile - Cause di estinzione)
«Il caso che si sottopone ad esame attiene al delicato e discusso problema della sorte della procura per sopravvenuta incapacità del rappresentato -mandante.
Come...»
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Consulenza legale Q202232037 (Articolo 385 Codice Civile - Conto finale)
«Per rispondere al quesito che viene posto occorre soffermarsi su quella che è la ratio degli istituti giuridici predisposti dal legislatore a tutela dei soggetti...»
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Consulenza legale Q202231278 (Articolo 624 Codice Civile - Violenza, dolo, errore)
«La norma che viene richiamata nel quesito, e precisamente il secondo comma dell’art. 624 c.c., si ritiene che si adatti perfettamente al caso di specie ed alla...»
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Consulenza legale Q202230636 (Articolo 5 Mediazione controversie civili e comm. - Condizione di procedibilità e rapporti con il processo)
«Prima di approfondire le varie domande in cui si articola il quesito, vale la pena precisare che una delle caratteristiche principali della mediazione, che la distinguono...»
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Consulenza legale Q202229895 (Articolo 428 Codice Civile - Atti compiuti da persona incapace d'intendere o di volere)
«Nel caso descritto nel quesito ciò che è realmente importante capire è se chi ha stipulato le polizze fosse capace di intendere e di volere nel momento in...»
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Consulenza legale Q202129721 (Articolo 428 Codice Civile - Atti compiuti da persona incapace d'intendere o di volere)
«La “via legale” per annullare gli atti conclusi da una persona incapace di intendere e di volere è rappresentata proprio dall’art. 428 c.c.,...»
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Consulenza legale Q202129287 (Articolo 428 Codice Civile - Atti compiuti da persona incapace d'intendere o di volere)
«Dal punto di vista del diritto civile, la norma cui fare riferimento è costituita dall’art. 428 c.c., che riguarda la cosiddetta “incapacità...»
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Consulenza legale Q202129019 (Articolo 606 Codice Civile - Nullità del testamento per difetto di forma)
«Pensare che un professionista quale il notaio , il cui ruolo fondamentale è quello di essere garante del diritto, possa rendersi complice di vicende di questo tipo,...»
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